Padova pedala in vetta per il terzo anno consecutivo
Padova si conferma ancora una volta capitale italiana della mobilità sostenibile, conquistando per il terzo anno consecutivo la maglia rosa del “Giretto d’Italia” di Legambiente. Con 7.224 spostamenti in bici, e-bike o monopattino, il capoluogo euganeo si colloca in vetta alla classifica nazionale della XV edizione della manifestazione, superando Pescara (6.315) e Piacenza (5.621).
L’iniziativa, promossa in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, ha coinvolto oltre 50 tra Comuni e aziende italiane, che hanno registrato complessivamente 58.455 passaggi casa-lavoro e casa-scuola tra le 7 e le 10 del mattino del 18 settembre, durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.
Un risultato che premia la coerenza delle politiche comunali e l’impegno costante della cittadinanza padovana nel promuovere una mobilità attiva, condivisa e a basse emissioni, divenuta ormai parte integrante dello stile di vita urbano.
Un modello urbano in evoluzione costante
Secondo Francesco Tosato, presidente di Legambiente Padova, il successo della città conferma l’ampia diffusione della cultura della ciclabilità, che coinvolge non solo gli studenti universitari ma anche i lavoratori e i cittadini che scelgono ogni giorno di muoversi in modo sostenibile.
Tosato sottolinea come, per gli spostamenti urbani inferiori ai 5 chilometri, la bici rappresenti l’alternativa più efficiente: riduce i tempi di percorrenza, migliora la salute, abbatte le emissioni e consente una gestione più fluida della mobilità urbana.
Padova dimostra così che una pianificazione integrata, unita a investimenti infrastrutturali mirati, può trasformare radicalmente il modo in cui si vive la città, rendendola più accessibile, pulita e silenziosa.
Rete ciclabile in crescita: le priorità per il futuro
La città dispone oggi di una rete ciclabile estesa e articolata, rafforzata dai nuovi tratti realizzati nell’ambito del progetto Bicipolitana, ma la sfida principale rimane quella della qualità dei percorsi.
Molte tratte, infatti, presentano ancora criticità nei punti di intersezione con pedoni o automobili. Secondo Legambiente, per garantire una mobilità realmente interconnessa e sicura è necessario un cambio di passo nella progettazione urbana, che ponga al centro l’utente debole e la continuità dei tracciati.
Le priorità per rendere la ciclabilità padovana più efficiente sono:
- migliorare la sicurezza e la visibilità agli incroci;
- favorire la continuità dei percorsi lungo le arterie principali;
- potenziare la segnaletica e la manutenzione periodica delle corsie ciclabili;
- incentivare l’integrazione tra bici e trasporto pubblico attraverso parcheggi e rastrelliere intelligenti.
Solo con una rete ben progettata e realmente accessibile sarà possibile consolidare nel tempo la posizione di Padova come modello di riferimento nazionale.
Nord e Sud: due velocità della mobilità sostenibile
Il bilancio nazionale del Giretto d’Italia mette in luce una forte disparità territoriale tra Nord e Sud. La partecipazione all’iniziativa ha riguardato principalmente i Comuni del Centro-Nord, dove la presenza di infrastrutture ciclabili, la cultura ambientale e le politiche di mobilità attiva sono ormai consolidate.
Nel Mezzogiorno, invece, la diffusione della mobilità sostenibile resta limitata, frenata da carenze infrastrutturali, scarsa sensibilizzazione e una debole promozione istituzionale. Questa distanza geografica e culturale rappresenta una delle principali sfide per il futuro: solo una strategia nazionale coordinata potrà garantire pari opportunità di sviluppo e accesso a modelli urbani più sostenibili in tutto il Paese.
Legambiente: “Serve un cambio di paradigma culturale”
«Il Giretto d’Italia è molto più di una competizione simbolica – afferma Roberto Scacchi, responsabile mobilità di Legambiente –: è un messaggio forte e concreto». Secondo l’associazione, il successo di Padova dimostra che la mobilità sostenibile è possibile, conveniente e necessaria.
Tuttavia, per ottenere risultati duraturi occorre un vero cambio di paradigma: le città devono diventare spazi a misura di persona, con politiche urbanistiche più coraggiose, infrastrutture ciclabili diffuse e una nuova cultura urbana che metta al centro chi si muove in modo attivo, riducendo la dipendenza dall’auto privata.
Solo così, sottolinea Legambiente, sarà possibile costruire un futuro urbano più sano, competitivo e resiliente.
Le aziende protagoniste della mobilità attiva
Anche il mondo produttivo ha avuto un ruolo importante in questa edizione del Giretto d’Italia. Tra le aziende, spicca Hitachi, prima classificata con 252 accessi sostenibili registrati in sede. Seguono Agos Milano (141) e Angri Eco Servizi di Salerno, premiata per aver coinvolto scuole e studenti in oltre 877 passaggi totali.
Fuori dal podio, ma con numeri significativi, si distinguono Ravenna (4.903 passaggi), Torino (4.116), Milano (4.076), Monza (3.615), Bolzano (3.324) e Pesaro (2.303).
Questi dati dimostrano che la mobilità sostenibile aziendale non è solo una questione ambientale, ma anche un investimento strategico in termini di benessere, efficienza e reputazione. Le imprese che promuovono la mobilità attiva contribuiscono infatti a creare comunità più sane e città più vivibili.
Per approfondire il tema, rinnoviamo l’invito a contattare lo Sportello Energia del Comune di Padova prenotando un appuntamento telefonico con una consulente o un consulente qualificato.