Conto Termico 3.0: guida completa 2025–2026 e tutte le novità introdotte

Cos’è il Conto Termico 3.0 e cosa prevede

Il Conto Termico 3.0 rappresenta l’aggiornamento più significativo degli ultimi anni nell’ambito degli incentivi per l’efficienza energetica e la produzione termica da fonti rinnovabili. Introdotto con il D.M. 07/08/2025, il nuovo schema punta a rendere più semplice, completo e inclusivo l’accesso ai contributi, offrendo un sostegno economico diretto e non fiscale. Questo strumento, gestito dal GSE, sostiene interventi sia per la riqualificazione energetica degli edifici sia per l’installazione di impianti innovativi e a basso impatto ambientale. La misura è particolarmente utile per chi vuole migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi, con un contributo che viene erogato in tempi brevi e tramite procedure digitali.

Le principali novità del Conto Termico 3.0

La nuova versione introduce molte innovazioni che ampliano il raggio di azione della misura. Oltre alla possibilità di incentivare interventi negli edifici non residenziali privati, il decreto include bonus per l’installazione di fotovoltaico con accumulo collegato alla sostituzione dell’impianto termico, e per la realizzazione di colonnine di ricarica elettriche. Importante anche l’estensione alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), favorendo lo sviluppo di modelli di condivisione dell’energia. L’equiparazione degli enti del terzo settore alle PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI apre la strada a progetti ad alto valore sociale. Inoltre, l’incentivo può arrivare al 100% delle spese per interventi su edifici pubblici in piccoli comuni, scuole e strutture sanitarie, facilitando la rigenerazione del patrimonio pubblico.

Quando entra in vigore e cosa succede alla disciplina precedente

Il Conto Termico 3.0 entrerà ufficialmente in vigore il 27 dicembre 2025, ovvero 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il GSE aggiornerà la piattaforma PortalTermico entro febbraio 2026, garantendo agli utenti strumenti più chiari e procedure semplificate. Nella fase transitoria, gli interventi già avviati continueranno a essere regolati dal D.M. 16/02/2016, per evitare interruzioni o rallentamenti nei progetti già in corso. Questa sovrapposizione normativa assicura continuità e permette agli enti pubblici con contratti antecedenti al 2025 di completare interventi già programmati, mantenendo il diritto agli incentivi secondo le vecchie regole.

Chi può richiedere il Conto Termico 3.0

Una delle principali innovazioni del Conto Termico 3.0 riguarda l’estensione dei beneficiari. Oltre alle pubbliche amministrazioni, la misura mette a disposizione contributi per privati e imprese, con distinzioni tra interventi realizzati nel settore residenziale e terziario. Possono richiedere gli incentivi anche le Comunità Energetiche, una novità strategica che permette di finanziare interventi collettivi e favorire l’autoconsumo condiviso. Gli enti del terzo settore vengono riconosciuti come soggetti assimilati alle PA, ampliando le opportunità per associazioni, fondazioni e organizzazioni sociali impegnate in progetti di efficientamento e produzione da FER.

Requisiti e condizioni per accedere agli incentivi

Per ottenere il contributo è necessario rispettare una serie di requisiti tecnici e amministrativi. Gli incentivi sono riservati a edifici esistenti, dotati di impianto di climatizzazione invernale e regolarmente accatastati. L’intervento deve essere generalmente una sostituzione di impianto, salvo casi specifici come il solare termico. È fondamentale che il richiedente abbia la disponibilità dell’immobile e che l’installazione rispetti gli allegati tecnici del decreto. La domanda deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine lavori, caricando online tutta la documentazione necessaria sul PortalTermico. La digitalizzazione della procedura facilita il monitoraggio e riduce i tempi di approvazione.

Incentivi, percentuali e modalità di erogazione

Il contributo varia in base al tipo di intervento e al soggetto beneficiario: generalmente non supera il 65% delle spese, tranne casi particolari (come edifici pubblici nei piccoli comuni). Per interventi combinati (efficienza + FER) è previsto un 55% per ciascun intervento. L’incentivo può essere erogato in rate annuali o in un’unica soluzione fino a 15.000 €.
Per il fotovoltaico, la spesa ammessa varia da 1.500 €/kW (≤20 kW) fino a 1.050 €/kW (≤1 MW), con incentivi sui sistemi di accumulo fino a 1.000 €/kWh. Maggiorazioni dal +5% al +15% sono previste per moduli prodotti in UE con elevati standard di efficienza. Sono ammesse anche demolizione e ricostruzione NZEB per edifici pubblici, con volumetrie aumentabili fino al 25%.

Per approfondire il tema, rinnoviamo l’invito a contattare lo Sportello Energia del Comune di Padova prenotando un appuntamento telefonico con una consulente o un consulente qualificato.

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