Pronti gli incentivi per l’Agrivoltaico innovativo

Agrivoltaico innovativo

Il 14 febbraio 2024 è stato è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il decreto che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici sperimentali e innovativi. Questa iniziativa, ora in vigore attraverso il DM 436 del 22 dicembre 2023, è finalizzata a stimolare la creazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 30 giugno 2026, integrando la produzione di energia pulita con l’attività agricola.

Per incoraggiare la realizzazione di questi sistemi ibridi, il decreto prevede incentivi sotto forma di un contributo a fondo perduto, finanziato con 1,1 miliardi di euro dal PNRR, coprendo fino al 40% dei costi ammissibili, e l’istituzione di una tariffa incentivante basata sulla quantità netta di energia elettrica immessa in rete.

Nei prossimi giorni, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica approverà, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative per il riconoscimento degli incentivi. Sarà poi il  GSE a pubblicare un avviso per la presentazione delle richieste entro 30 giorni dall’approvazione delle regole.

L’accesso a questo meccanismo di incentivazione avverrà attraverso la registrazione in appositi registri o la partecipazione a procedure competitive, a seconda della titolarità e della dimensione dei progetti.  Per facilitare l’accesso, si prevede un primo slot di 300 MW per il settore agricolo e destinato a impianti di potenza fino a 1 Megawatt. Un secondo pacchetto di 740 MW riservato sia al comparto agricolo che alle associazioni temporanee di imprese, con la partecipazione a procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha affermato che con questo decreto si aggiunge un elemento importante alla strategia energetica nazionale, sottolineando il potenziale del settore agricolo nella transizione ecologica. Ha inoltre evidenziato che il duplice approccio proposto può rappresentare un’opportunità significativa per decarbonizzare e migliorare la redditività dei terreni agricoli, con l’obiettivo di coniugare l’eccellenza agricola italiana con gli obiettivi climatici. Il decreto avrà termine il 31 luglio 2026.