
Le Regioni hanno approvato il Conto Termico 3.0, segnando un passo decisivo per promuovere interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto il 4 agosto 2025, dopo l’ok ottenuto nella Conferenza Unificata del 5 agosto. Questo nuovo provvedimento aggiorna le regole operative, ampliando l’accesso agli incentivi e sostenendo sia le amministrazioni pubbliche sia i privati, con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica e rendere più sostenibili gli edifici italiani.
Rispetto al Conto Termico 2.0, la versione 3.0 introduce numerose novità pensate per semplificare le procedure e aumentare la platea dei beneficiari. Tra queste, spiccano l’estensione degli interventi agli edifici non residenziali privati e alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), l’agevolazione di configurazioni di autoconsumo collettivo e l’inserimento di nuovi strumenti di efficientamento energetico come pompe di calore e sistemi fotovoltaici con accumulo. L’intento è creare un quadro più chiaro e accessibile, riducendo gli ostacoli burocratici e aumentando la trasparenza delle procedure di accesso.
🌟 Novità principali del Conto Termico 3.0
- Beneficiari ampliati: accesso esteso a CER, configurazioni di autoconsumo collettivo e agli enti del terzo settore, equiparati alle pubbliche amministrazioni.
- Nuove tipologie di interventi: installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica EV, a condizione che siano abbinate alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
- Agevolazioni per edifici pubblici: aumento del contributo al 100% per edifici pubblici in piccoli comuni, scuole e strutture sanitarie, oltre alla possibilità di demolizione e ricostruzione NZEB con incremento volumetrico fino al 25%.
- Spese ammissibili e massimali aggiornati: non solo i costi di fornitura e posa in opera degli impianti, ma anche progettazione, diagnosi energetiche, APE, sistemi di accumulo e infrastrutture di ricarica; revisione dei massimali per adeguarsi ai prezzi di mercato.
Il GSE provvederà all’aggiornamento del portale per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Questo consentirà agli utenti di accedere al meccanismo in tempi certi e con procedure più snelle. L’implementazione del nuovo sistema punta a semplificare la gestione delle pratiche, velocizzare l’erogazione dei contributi e garantire una maggiore diffusione degli interventi, sia per i privati sia per le amministrazioni pubbliche, favorendo così una crescita reale dell’efficienza energetica sul territorio.
Il Conto Termico è un incentivo statale a fondo perduto, senza scadenza, che non prevede detrazioni fiscali. La sua funzione principale è supportare interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, offrendo un contributo economico diretto e immediato. L’incentivo è strutturato per essere sostenibile e accessibile, permettendo agli utenti di pianificare interventi anche complessi senza dover affrontare oneri finanziari eccessivi.
Gli incentivi sono suddivisi in due tipologie: Interventi Tipo 1, riservati alle pubbliche amministrazioni per l’efficientamento degli edifici esistenti, e Interventi Tipo 2, dedicati a privati e imprese per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. Questa distinzione consente di modulare il sostegno in base alla tipologia di soggetto e di intervento, assicurando equità e massimizzazione dell’impatto energetico. Grazie al Conto Termico 3.0, ogni progetto di efficientamento, che si tratti di abitazioni, edifici produttivi o strutture pubbliche, potrà essere valutato e incentivato in modo concreto e strutturato.
Per approfondire il tema, rinnoviamo l’invito a contattare lo Sportello Energia del Comune di Padova prenotando un appuntamento telefonico con una consulente o un consulente qualificato.